lunedì 25 agosto 2008

La Cina dimenticata all'ombra delle olimpiadi


C'è una Cina sfavillante, vincente, perfezionista fino alla maniacalità: è quella delle Olimpiadi di Pechino. Poi c'è un paese fatto di contraddizioni, miseria, arretratezza: quello che gli organizzatori dei Giochi hanno cercato di nascondere ad ogni costo. Così, mentre si spengono le luci sul palcoscenico olimpico, nella cittadina di Qingdao, salita alla ribalta per aver ospitato le gare di vela, per molti la vita non è mai cambiata. Una vita vissuta in case fatiscenti, fatta di fatica e povertà. Molte sono le immagini dei quartieri più malfamati, aree dimenticate eppure non lontane dai grattacieli della potente Cina, che durante le Olimpiadi ha creduto che per cancellarle bastasse un muro ben decorato.

domenica 24 agosto 2008

Amnesty al Cio, Pechino un fallimento di diritti!

Pechino 2008 non e' stato un ''successo eccezionale'', come ha detto oggi il presidente del Cio Jacques Rogge durante la cerimonia di chiusura. Le Olimpiadi sono state pittosto un ''fallimento'' dal punto di vista dei diritti umani. Ad affermarlo e' Amnesty International, spiegando che gli attivisti che volevano manifestare in maniera ''pacifica'' durante i Giochi sono stati ''intimiditi'' e che chi lo ha fatto e' stato arrestato, nonostante ''non abbia commesso alcun crimine'' se non quello di manifestare ''liberamente e pacificamente''.

martedì 19 agosto 2008

dalla rete..Tibetano rinchiuso

Ora il tibetano è rinchiuso
lo vedete tutti
voi pensate ai giuochi
ma il tibetano muore
il tibetano è prigioniero
e come con GESU?
fra tanto tempo farete riti
per togliervi i sensi di colpa
ma d'altra parte ci sono le olimpiadi
certo muoino bimbi muoino persone
in tutto il mondo che scusa troverete?
e ma ci sono le olimpiadi !!!!!!
LA VITA NON E' UN GIUOCO IO NON CONDIVIDO I
VOSTRI PENSIERI MALATI DI MEDAGLIE INSANGUINATE

sabato 16 agosto 2008

Proibito manifestare nei parchi di Pechino!

I parchi destinati ad ospitare proteste politiche nella Pechino olimpica restano vuoti. Chi ha chiesto l'autorizzazione per manifestare è finito in prigione, mentre gli attivisti stranieri pro-Tibet sono stati fermati ed espulsi. Ma dal comitato promotore cinese (Bocog) e dal Cio arriva l'invito alla stampa a concentrarsi piuttosto sulla riuscita dei Giochi.

I silenzi di Mr. Wang
La situazione sarebbe comica, se non fosse tragica. Ogni mattina il vice presidente e direttore esecutivo del Bocog, Wang Wei, fa il punto davanti ai giornalisti sullo svolgimento delle Olimpiadi, snocciolando con precisione scientifica cifre su atleti in gara, spettatori in tribuna e risultati. Ma la comunicazione si inceppa quando gli si chiede quanti permessi siano stati concessi a chi voleva manifestare nei tre parchi cittadini, quelli di Shijie Gong, Zi Zhu e Ritan che, secondo un annuncio fatto dallo stesso comitato organizzatore prima dei Giochi, erano stati destinati a proteste legali. "Le richieste di autorizzazione non riguardano il Bocog, ma le autorità di polizia", ha ripetuto anche oggi Wang.

venerdì 8 agosto 2008

mercoledì 6 agosto 2008

lunedì 4 agosto 2008